Alfio Giuffrida, è un meteorologo, giornalista e scrittore italiano, ideatore del ‘Verismo Interattivo’, un nuovo genere di narrativa che inserisce nel testo dei romanzi degli argomenti culturali e di attualità, che possono essere approfonditi nei vari social presenti in rete. Dal 1975 al 2009 ha fatto parte del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica, dove si è interessato principalmente di Climatologia. Dal 2010 si è dedicato alla narrativa, scrivendo dei thriller di azione, in cui i sentimenti dei protagonisti danno lo spunto per delle profonde riflessioni sui conflitti della società in cui viviamo. Ha al suo attivo due libri scientifici e sette romanzi.
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Il “Verismo Interattivo” come genere letterario
Lo spirito del Verismo Interattivo è quello di aprire delle discussioni sui vari argomenti trattati nel libro.
Il movimento ‘Verismo Interattivo’ (VI), ideato nel 2011 da Alfio Giuffrida, che consiste nell’inserire nel testo dei romanzi degli argomenti culturali e di attualità che possono poi essere discussi sui social e nei forum. La consacrazione del “VI” a nuova corrente letteraria è avvenuta a opera dell’editore Andrea Iacometti (Direttore Commerciale di Armando Editore), tramite un’intervista pubblicata sul numero 32-33 – Luglio – Dicembre 2012 del periodico “Terza Pagina”.
Di seguito un estratto di tre libri:
Il libro divulgativo – scientifico: “Il clima e l’ambiente”
In qualsiasi nazione del mondo, l’argomento di cui si parla più diffusamente è il tempo: sia per chiedere se oggi è bello o brutto e come sarà domani, sia con la solita domanda della mamma al figlio lontano: com’è da te il tempo, fa freddo?
In questo breve saggio vedremo anzitutto che cosa si intende per climatologia, daremo una spiegazione degli eventi meteorologici che hanno lasciato il segno nell’ambiente terrestre, come il Diluvio Universale o gli sconvolgimenti che hanno determinato la scomparsa dei dinosauri. Parleremo delle ere geologiche, delle glaciazioni e dei periodi caldi interglaciali, del riscaldamento globale, che da alcuni decenni si sta verificando con un ritmo sempre crescente, dei “cicloni” che, sempre più frequentemente, si affacciano sul Mediterraneo.
Analizzeremo gli elementi che caratterizzano il clima: la temperatura, le piogge sia come quantità che come distribuzione nei periodi dell’anno e poi il vento. Capiremo perché alcune regioni sulla terra sono dette anecumeniche, ovvero dove le condizioni di vita sono ritenute impossibili.
Vedremo la distribuzione dei climi sulla terra e la Classificazione climatica di Köppen, che ne fornisce una panoramica completa. Capiremo come i parametri climatici influiscono, con agi e disagi, sul nostro modo di vivere. L’influenza delle metropoli, l’azione degli edifici sull’assorbimento dei raggi solari e il modo in cui sono riusciti a condizionare la vita dell’uomo.
Concluderemo con le azioni che possiamo svolgere per migliorare la salubrità del nostro ambiente, dalle più semplici a quelle che sono più difficili da realizzare, perché comporterebbero delle gravi ripercussioni sul tenore di vita che ormai abbiamo acquisito e al quale è difficile rinunciare.
Il romanzo “Julienne”
Julienne è soprattutto un romanzo, un thriller di azione, di amore e di avventura e, come tale, è carico di suspense dall’inizio fino alla fine, dove vengono svelati alcuni eventi che ci fanno capire il perché delle precedenti azioni. “Una trama sospesa fra scandaglio psicologico, sguardo sociale e thriller giudiziario, ambientata fra Roma e l’Africa.” Come ha scritto il noto giornalista RAI Gianni Maritati nella sua prefazione.
Tuttavia lo scopo del libro non è solo quello di emozionare il pubblico con una storia drammatica, esso è scritto in modo che un lettore interessato possa soffermarsi a ragionare sui principali argomenti che caratterizzano la nostra società.
All’interno del testo, ben amalgamati con la narrazione, sono infatti evidenti degli spunti di riflessione. Questa è la caratteristica dei romanzi di Alfio Giuffrida, che danno vita a una nuova corrente letteraria, detta “Verismo Interattivo” perché, nei suoi intenti si rifà al linguaggio del Verga che ha messo a nudo la società raccontandone le contraddizioni.
I suoi libri prendono in esame i principali problemi sociali, messi insieme in una fiction che, pur se inventata, deve essere sempre plausibile, seguendo l’esempio di Dan Brown che ha trasformato il romanzo in un elemento culturale. A tutto ciò Giuffrida aggiunge l’interattività, ovvero dà al lettore la possibilità di approfondire gli elementi trattati mediante i commenti con cui si può colloquiare sui vari social o nei forum presenti in rete.
Lo scopo di “Julienne” è quello di analizzare tutti i possibili rapporti tra madre e figlia, che possono essere sereni o tormentati, di affetto e di amore, oppure egoistici e superficiali. Prima di mettere al mondo un figlio, occorre essere mamme non tanto di pancia, ma nella testa e nell’anima. E poi, quando il figlio è adulto, occorre ascoltare i suoi problemi, non basta ragionare solo dal proprio punto di vista, perché ogni persona è diversa da tutte le altre.
In sintesi: Alex è vissuto con la matrigna (acquisita), che lo ha amato come un figlio naturale. Julienne (madre naturale ma non presente) è una ragazza molto ricca, ma i genitori sono interessati solo a sé stessi e alle esteriorità. Lara ha avuto una infanzia normale, solo quando è adulta scopre di essere figlia adottiva. Florinne è figlia naturale di Julienne ma è vissuta sempre con Lara, che l’ha adottata da quando era piccola. Quando Florinne ha venti anni, conosce Julienne, che arriva inaspettata nella sua vita e vuole riaverla con sé. La ragazza è a un bivio se scegliere come ‘vera madre’ chi l’ha partorita, ma poi è stata assente, o chi l’ha adottata con amore. Decidere non è facile e Alex le spiega che nessuna delle due figure può prevalere rispetto all’altra. Quale sarà per lei la vera madre?
Il racconto breve “Il vecchio pescatore”
Il racconto breve “Il vecchio pescatore” è ispirato al libro “Il vecchio e il mare”, tuttavia, più che una rivisitazione del capolavoro di Hemingway, è un libro nuovo. La storia di Ramon è infatti diversa e con molte sfaccettature in più rispetto a quella di Santiago. È ambientato in uno spazio temporale lungo mezzo secolo, di cui analizza la profonda evoluzione dei costumi, trattando argomenti del tutto nuovi. Anche lo stile è diverso, volto a suscitare nel lettore delle profonde riflessioni sulla contrapposizione tra l’Ipocrisia, che governa il mondo e la Speranza, che ci dà la forza di continuare a vivere.
Oltre al binomio tra l’uomo e il mare, esalta l’esigenza che tutti gli esseri viventi siano rispettati al pari dell’uomo. Per vivere dobbiamo cibarci l’uno dell’altro, sia animali che piante, ma ciò deve avvenire per fame e non per diletto o per cattiveria. Parla del sessantotto e delle sue conseguenze, sia positive che negative. Prende spunto dai problemi della società per una profonda riflessione sul fato e la caducità della nostra esistenza, sulle condizioni delle donne. Pone la vita come sfida al destino.
Nella trama si è dato peso ai ‘conflitti’ che affliggono i personaggi; il padre padrone; il coraggio e la tenacia dell’uomo. La solitudine, che fa paura, forse più della morte; la Fede nella preghiera. Nelle ultime righe sono evidenziati alcuni vizi e virtù dell’uomo: le “pulci arricchite” e il commerciante tentato di sfruttare per interesse la disavventura dell’amico, che tuttavia si ravvede, mostrando che, in fondo, anche tra le persone esiste la lealtà. Naturalmente c’è anche un cenno alla meteorologia.
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